Nell’occasione della festa di San Francesco d’Assisi, il 4 ottobre, Scritture Brevi ha proposto l’hashtag #linguamadre.
Santo patrono d’Italia, Francesco d’Assisi è autore fondamentale della letteratura italiana delle origini.
L’invito a scrivere i versi del Cantico delle Creature, insieme ad altri passi letterari, era volto alla riproposizione di grafie oggi non convenzionali e, conseguentemente, alla verifica della difficoltà di scrivere contro gli emendamenti del correttore automatico (caso emblematico la trasformazione di et in rt).
Sequenze grafiche oggi perdute (pretiose, significatione, aqua), accordi non più ammessi (lo tuo, ad te), morfologie conservative (nullu, humilitate), scritture etimologiche (homo, honore, herbe) e lettere bandite (konfano, skappare): si tratta di forme della nostra tradizione che è difficile scrivere oggi anche solo per gioco o “per errore”, a motivo del controllo ortografico esercitato dai dispositivi.
Ecco perché, per un giorno, Scritture Brevi ha invitato a dire NO! allo strapotere del compilatore automatico, e a festeggiare l’occasione in cui la lingua povera che è diventata letteratura.
A questo link la raccolta dei tweet, realizzata per noi dall’amica @comemusica con l’account @TwProvvidenza, che ringrazio, così come ringrazio i tantissimi amici che hanno partecipato.
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