Silvia Papa (Libro delle firme)

La scrittura la leggiamo o la vediamo?

Lunga è la storia che accomuna la parola all’immagine. Un connubio che ha attraversato età diverse, che ha sperimentato espressioni e generi, innovando e contaminando pratiche e stili.

Dalla “poesia figurata” ellenica alla “poesia visiva” del Novecento, la parola ha ispirato gli artisti e le immagini hanno coniato nuove voci. Nel 1872 Rimbaud nella sua celebre poesia Voyelles dichiara che le vocali hanno un colore: “A nera, E bianca, I rossa, U verde, O blu”.

I confini tra scrittura e pittura si assottigliano, le parole, come ai tempi dei pittogrammi egizi, vengono incorporate nei dipinti. Magritte raffigurando una pipa, scrive sotto: “Questa non è una pipa”.

Dal Futurismo al Dadaismo, dal Surrealismo alla Pop Art, dalle correnti concettuali degli anni Sessanta al Fluxus, la scrittura ha accompagnato il fare nell’arte in poliedriche divagazioni e in febbrili manifestazioni verbo visuali.

Oggi nell’era telematica le “arti sorelle” hanno iniziato un nuovo confronto creativo in uno spazio aperto, plurimo e ramificato, che intreccia linguaggi estetici, mediatici e tecnologici e dialoga, senza barriere, nella molteplicità del contemporaneo.

Silvia Papa, storica dell’arte, per Scritture Brevi

SlvPapa

Francesca Chiusaroli

About Francesca Chiusaroli

Sono nata a Recanati, dove vivo. Mi sono laureata a Macerata, dove oggi insegno linguistica. Tra allora e ora, altre sedi.

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