La battuta, circolante via social network (anche con altre immagini), gioca sulla qualità di suono non accentato proprio alla “vocale centralizzata indistinta”, segnata nell’alfabeto fonetico internazionale con ə
Dall’ebraico viene invece il nome della lettera, trascritta come schwa, secondo la tradizione tedesca che ha determinato la collocazione del suono corrispondente nella trafila indoeuropea.
La definizione incongruente di e muta viene così storicamente sostituita dalla nozione tecnica di fono non accentato.
Perché dove c’è un suono, ancorché atono, non può esserci il silenzio.
Per questo Schwa, Che Carattere!