Incoraggiare i lettori a non twittare solo il titolo dell'articolo, valorizzando il contenuto: @nytimes prova così > http://t.co/fKe2GrDv4N
— Federica Dardi (@Elisondo) August 28, 2013
Un principio analogo al “click to tweet” è stato adottato dal New York Times (sopra la notizia, via @Elisondo).
In questo caso l’intenzione del giornale è di fornire ai lettori testi pronti da twittare estrapolati dal contenuto dell’articolo, per evitare la consuetudine di twittare soltanto il titolo.
Premura del giornale è inoltre di approntare, tra le possibili selezioni, quelle maggiormente informative.
Il sistema in questo modo consente la possibilità di presentare lo stesso contenuto in un aspetto originale, da diverse posizioni o angolazioni, allo stesso tempo evitando al lettore la fatica e la lentezza di selezionare a suo piacimento.
Dalla parte degli autori, è immaginabile che tale nuova prospettiva possa avere qualche influenza sulle stesse fasi di scrittura.
Equilibrio tra scelta e libertà su cui non solo in questa sede si discute.
Economia, risparmio, brevità.
Come sappiamo questo è “scritture brevi”.