Come dici, scusa, puoi ripetere?

Un gruppo di autori propone l’ipotesi di una parola “universale” comune a tutte le lingue, identificata con l’interiezione italiana “eh?”.

I confronti tra varie lingue fanno infatti osservare l’occorrenza di sonorità affini per “segnalare subito e in modo efficace quando non comprendiamo qualcosa che viene detto”.
Ecco dunque citati i consimili inglese ‘Huh?’, spagnolo ‘E?’, tedesco ‘He?’, cinese ‘A?’… (fonte Ansa qui).

Da RepubblicaTv riportiamo anche il link al video.

Secondo l’illustrazione riferita, il contesto, il ritmo, la necessità dell’intonazione interrogativa fanno convergere le lingue verso un esito comune.

Interessante contributo alla tesi annosa e complessa dell’origine del linguaggio, che coinvolge in questo caso la dimensione dell’onomatopea.
Per le parole universali il pensiero va direttamente al cosiddetto lessico di base e della prima infanzia, che fa anch’esso intravedere solide coincidenze (esemplare il caso di italiano mamma, francese maman, inglese mum, greco mama) e sono altresì comprese in quest’ottica le riflessioni sul vocabolario “onomatopeico”, spesso trattate in questo blog (ad esempio qui).

Ma in questa occasione voglio mettere l’accento sulle sfumature foniche specifiche, che per altro si riflettono sulle grafie, dando origine alla notazione convenzionale (qui chiamata “parola”).
Perché è la scrittura a rappresentare la lingua, o comunque non secondariamente essa la rappresenta.

In questo senso è decisamente “scritture brevi” una forma che utilmente, in alcune circostanze, può sostituire la locuzione “Come dici, scusa, puoi ripetere?”.

Francesca Chiusaroli, Scritture Brevi
18 novembre 2013
(Immagine da Ansa, citata sopra)
eh

Francesca Chiusaroli

About Francesca Chiusaroli

Sono nata a Recanati, dove vivo. Mi sono laureata a Macerata, dove oggi insegno linguistica. Tra allora e ora, altre sedi.

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