… E alla fine(?) dopo 10 nomi fu #IUC .. A #Superpippo i diritti chi li paga? @rooobix @f_curzi @CronacheMc @FChiusaroli @RaparoCo @ENews
— mauro giustozzi (@maurogiustozzi) 26 Novembre 2013
Benvenuto al nuovo acronimo per l’Imposta Unica Comunale!
Piacerà? Senz’altro meglio dell’inquietante TASER, evocativa di troppo violenti “impatti”.
Per Scritture Brevi ne abbiamo parlato nell’intervento nell’articolo di Federica Colonna (Corriere La Lettura): gli acronimi devono la propria fortuna a fattori linguistici (interni) ed esterni (sociali).
Della appena transitata IMU abbiamo del resto imparato che la corrispondenza inglese è tutt’altro che neutrale (= I Miss You), ma qui la distanza concettuale ha marcato la differenza prevalendo sull’identità grafica.
Tra i fattori linguistici anche la leggibilità e l’effetto sonoro e in questo caso arriva immediato il richiamo all’onomatopea di matrice Disneyana (#YUC) che in qualche misura favorisce l’accoglimento.
Direi che, se non ci divertiamo, di sicuro non ci annoiamo.
Isi, Ici, Imu, Tares, Taser, Trise, Tari, Tasi, Tuc, Iuc. #mayafatepresto
— Nonleggerlo (@nonleggerlo) 26 Novembre 2013