Pour les chats qui nous ont aidé hier soir… Servez-vous! #BrusselsLockdown pic.twitter.com/7O5ENF6nXa
— Police Fédérale (@PolFed_presse) 23 Novembre 2015
Con l’hashtag #Brusselslockdown il “popolo di Twitter” ha risposto ieri massicciamente all’invito rivolto dalle forze dell’ordine a non diffondere dati sensibili sul raid antiterrorismo in corso a Bruxelles. Oltre all’hashtag, foto e foto di “gattini”: il famigerato soggetto comunemente indicato come un simbolo della superficialità (sic) dei social network. In questo modo, un flusso ininterrotto di tweet “innocui” ha coperto (di bene) le operazioni di polizia e, come richiesto, nessuna informazione è trapelata.
Bellissima, emozionante iniziativa, non solo mediatica, a dimostrazione della forza della rete, della sua ricchezza, del suo complesso valore.
Agli atti!
Francesca Chiusaroli, Scritture Brevi
23 novembre 2015
❤️ #BrusselsLockdown 🐱
#scritturebrevi
— Francesca Chiusaroli (@FChiusaroli) 23 Novembre 2015
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