Scena muta

Il tweet in bianco non esiste, nel senso che il sistema non consente di inviare un tweet senza testo.
Questo è in linea con il concetto di “cinguettio”: il “senza testo” equivale al silenzio.
Per attivare la funzione “invio” il tweet dovrà dunque contenere almeno un elemento.
Tra tutti i segni possibili il punto è il più piccolo significante; l’account “destinatario” non è necessario.

Come avviene in Twitter, gli attuali sistemi di messaggistica del tipo Whatsapp o le chat non prevedono l’invio del messaggio in bianco: le trafile dei messaggi si chiamano, infatti, “conversazioni” (e si visualizzano come tali).

Diverso è il caso di altre scritture digitali.
Il messaggio di posta elettronica deve contenere almeno l’indirizzo del destinatario. L’oggetto è richiesto, ma opzionale. Il testo può essere assente.
Stesso meccanismo riguarda, ad esempio, l’sms “tradizionale” (o delle origini), che si può inviare in bianco ad un “numero” destinatario.

Nella pluralità delle manifestazioni della variabilità linguistica che interessano le scritture nell’ambiente digitale, le caratteristiche sopra esposte fanno collocare la posta elettronica e l’sms tra le forme che portano i connotati della scrittura, rispetto alle altre espressioni, piuttosto equiparabili alle condizioni del parlato (se non c’è produzione di suono, non ci sarà invio).

Francesca Chiusaroli, Scritture Brevi
6 agosto 2013
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Francesca Chiusaroli

About Francesca Chiusaroli

Sono nata a Recanati, dove vivo. Mi sono laureata a Macerata, dove oggi insegno linguistica. Tra allora e ora, altre sedi.

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