Condividiamo la soddisfazione di Andrea Camilleri, che ha potuto finalmente liberarsi da un molesto ladro di identità, qualcuno che aveva creato e gestiva per i propri interessi un account Facebook a suo nome.
Registriamo, da una notizia ANSA, la dichiarazione (virgolettata) dello scrittore: “Io non sono su Internet”.
Confondere la presenza su Facebook con l’essere su Internet è, come sappiamo, una spia critica della reale competenza dei cosiddetti “nativi digitali” (“Non vado su Internet, io uso Facebook).
Analoga percezione manifestata da un campione come Camilleri esalta, se possibile, la grandezza dell’autore, che non si cura del motore di ricerca o che può vivere senza direttamente curarsene. Ed è un fatto perfettamente coerente con il suo dichiararsi estraneo al mondo della rete.
Siamo sempre sulle spalle dei giganti: uno di questi è l’immenso Camilleri.
Francesca Chiusaroli, Scritture Brevi
2 settembre 2014