Il dibattito odierno (“un dibattere” rende meglio la posizione costruttiva di tutti gli interventi) sull’opzione maiuscolo/minuscolo per l’hashtag “corsari” è una bella immagine della natura della lingua e anche della rilevanza del punto di vista nell’osservazione dei fatti di lingua.
Vari elementi entrano in gioco nella scelta o preferenza:
– Osservare la lingua come un “dato” o come un “farsi”.
– Considerare lo stile come un “mezzo” o come un “fine”.
– Vedere lo strumento (in questo caso Twitter) come un luogo dell’espressione o come l’espressione esso stesso.
– Interpretare “adesione” e “creazione” come modalità distinte o interrelate.
Norma e uso sono i confini entro cui la lingua si muove.
Non ci sarebbe “lingua” senza la comunità.
Il segno linguistico è immutabile (peso della collettività, solidarietà col passato, relazioni interne tra i segni) e mutabile (per l’azione degli stessi fattori) – (Saussure)
#Corsari vs #corsari
Il “sistema” per una volta ci lascia liberi.
Useremo di più la maiuscola o la minuscola? Sarà interessante verificare.
Ogni apporto individuale costruirà la regola.
Tutto questo a #scritturebrevi piace.