Posti riservati: DM (Che carattere!)

Labile è il confine tra pubblico e privato in Twitter, e in generale nella rete, e abbiamo già parlato qui della questione ricevente/destinatario e dei vari espedienti per partecipare alla collettività i propri messaggi.

Qui è l’occasione per ricordare la modalità del Direct Message, in sigla DM (sigla inglese che vale anche per l’italiano).

Si tratta del “canale privato” di Twitter, usato per scambi personali e comunicazioni individuali (come può essere scambiarsi numeri di telefono e altro).

Il principio è che il contenuto è in modo assoluto per il destinatario.

Interessante il fatto che resti vigente anche per il DM il limite dei 140 caratteri, il che affatica il ritmo degli scambi provocando lo spezzettamento della conversazione in tante piccole porzioni di testo.

Diversamente dalla chat, ad esempio su Facebook, non si è certi che l’interlocutore sia in linea.
Dunque si scrive un po’ alla cieca, senza potersi aspettare immediata risposta.

La notifica del DM ricevuto viene visualizzata su Twitter con il pallino azzurro accanto alla bustina.
Stessa notifica viene poi inviata per email, ciò che pone l’email come canale comunicativo intermediario.
Fatale, dati il limite di lunghezza e la prospettiva dell’attesa, è che per DM ci si scambi l’indirizzo di posta elettronica, per continuare “di là” la conversazione.

Ultima notazione: per scrivere un DM bisogna che il destinatario sia follower.
Ecco, davvero, un caso di effetto pratico della “confidenza” in rete.

DM è veramente il posto della privacy.
DM: Che carattere!

Francesca Chiusaroli, Scritture Brevi
25 luglio 2013
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Francesca Chiusaroli

About Francesca Chiusaroli

Sono nata a Recanati, dove vivo. Mi sono laureata a Macerata, dove oggi insegno linguistica. Tra allora e ora, altre sedi.

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