qwertyuiop: the sequence of letters on the top row of letter keys on a standard English-language keyboard. Earliest example of noun: 1910.
— The OED (@OED) September 25, 2013
La parola composta dalla sequenza estesa delle lettere della tastiera del pc (e prima, macchina per scrivere) qwertyuiop è dunque registrata nel dizionario della lingua inglese ed attestata dagli inizi del Novecento.
Cercando in rete si scopre una certa varietà di rappresentazioni di senso, che comprendono anche il valore semantico di “noia”: si tratta infatti di una scrittura che si ottiene tenendo il dito premuto sulla tastiera, facendolo scorrere dal primo tasto all’ultimo della fila superiore, relativa alla serie dedicata ai caratteri alfabetici, un’azione quasi inerziale (come si può fare al pianoforte).
Qwertyuiop è anche il titolo di una short story dell’autrice Vivien Alcock ed è anche nel titolo di un’opera di Anthony Burgess, Homage to Qwert Yuiop.
Sappiamo già che qwerty è una parola, per altro ora anche dell’italiano; ad essa colleghiamo un valore convenzionale di “tastiera (di una data specie)”.
Rispetto a questa, per qwertyuiop siamo di fronte a una parola che esprime nient’altro che il suo essere se stessa, una scrittura di se stessa.
Una curiosità: la parola più lunga che si compone usando le lettere di qwertyuiop è typewriter.