Il nuovo significato della punteggiatura in rete http://t.co/walt1ALL9w cc @FChiusaroli
— Rizzoli Libri (@RizzoliLibri) 3 Dicembre 2013
Punctuation mark as a sign of anger (and changing times!) @FChiusaroli #scritturebrevi http://t.co/ADBBTHOw2A
— Veronica (@CallMeLeuconoe) 5 Dicembre 2013
RT @FranMattia: Il punto ha cambiato significato? http://t.co/5vu4uOs6BG via @IlPost @fchiusaroli
— Antonio Prenna (@antonioprenna) 6 Dicembre 2013
Mi è arrivata da più parti, tramite Twitter ma anche su Facebook (che bello!) la segnalazione di un intervento sul nuovo valore del punto nelle conversazioni via chat/sms.
Segno espressivo di freddezza emozionale e distanza affettiva, o di conclusione definitiva, quando non di intonazione aggressiva (come si dice nel contributo), il punto nei contesti dell’interazione social è stato evidentemente scalzato dai puntini di sospensione o da un punto esclamativo (anche meglio se due, o tre) o infine dal “senza punto”.
VIENI.
VIENI
VIENI…
VIENI!!
Chi usa i servizi di messaggistica istantanea ha ben presente la rilevanza della punteggiatura nel messaggio.
Il semplice punto risulta troppo scarno ed essenziale: probabilmente inutile per l’andamento dialogico, eventualmente dannoso per gli scopi pragmatici.
Poco si vede, molto si “sente”: un errore sottovalutarlo.
Forse non basta, ma Che Carattere!
@LotarSan Grazie per il link! L'ho ricevuto da molti e questo fatto è bello per #scritturebrevi!
— Francesca Chiusaroli (@FChiusaroli) 6 Dicembre 2013
Francesca Chiusaroli, Scritture Brevi
6 dicembre 2013
Sul valore “informativo” del punto all’inizio del tweet eccoci ed eccoci.